KURDISTAN UNA CASA OLTRE LE CONVENZIONI E L’ANONIMATO
In un paese costantemente vessato dalla guerra e dall’instabilità politica ed economica, l’architettura spesso è un mero atto di “ri-costruzione” che disattende le implicite esigenze di qualità progettuale per soddisfare invece quelle più strettamente tecniche ed urgenti. Ne è testimonianza lo scenario anonimo ed uniforme di Bakrajo nella città di Sulaymaniyah nel Kurdistan iracheno, dove il disegno urbano è per lo più caratterizzato da una ripetizione seriale di lotti di circa 200 mq tra loro contigui, con il solo lato corto per la visuale libera.
L’obiettivo di Zakaa Architecture è stato non solo realizzare un’abitazione famigliare che rispondesse alle esigenze funzionali dei committenti ma anche e soprattutto scardinare una modalità di pensiero consolidata e basata sull’indifferenza e l’accettazione di dogmi precostituiti, nel tentativo di “fondare” una nuova cultura dell’abitare.
L’edificio emerge come una presenza scultorea e riconoscibile grazie alla geometria inusuale e al rivestimento in elementi cementizi con toni chiari e marcate fughe verticali, che esaltano l’andamento “ascensionale” della costruzione e ne enfatizzano la volontà di distacco e riscatto dal contesto.
Vista la contiguità con i fabbricati limitrofi e l’assenza di prospettive di qualsiasi interesse verso l’esterno, l’abitazione è concepita come un baluardo introverso che impedisce l’introspezione. Un involucro di muri sinuosi, con poche e mirate aperture, crea schermature e zone protette tra balconi e rientranze, pur consentendo alla luce naturale di penetrare agevolmente. Un piccolo giardino, collocato sul retro anziché sul fronte di accesso come usualmente avviene, favorisce il flusso di ventilazione incrociata e restituisce all’ambiente quella piacevolezza legata al vivere in intimità e sicurezza lo spazio esterno come naturale prosecuzione della vita domestica.
All’interno, al piano terra un ambiente fluido e luminoso connette funzionalmente e percettivamente gli spazi comuni che, dall’ingresso, traguardano nel giardino; al piano superiore, le camere da letto godono di affacci protetti e riservati da balconi e patii interni, da cui si incornicia il cielo.
Fonte: Domusweb.it – Ph credits Deed Studio