PECHINO – UN BOUTIQUE HOTEL SEGNA LA RIVINCITA DELLA CINA RURALE

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Negli ultimi anni abbiamo potuto assistere alla rivincita della Cina Rurale. Il governo centrale, infatti,  sta provando a rivalutare le aree agricole del paese in chiave turistica. Tra il 2016 e il 2020 ha investito 656 milioni di dollari per incentivare questa nuova prospettiva. Tra le varie iniziative sono stati inaugurati 300 itinerari “lenti” per far riscoprire questi luoghi e sottrarli all’impoverimento e all’abbandono.

Il progetto MM Farm Boutique Hotel dello studio Domain Architects continua il percorso di riscoperta della ruralità in Cina. Gli architetti hanno riconvertito una scuola elementare abbandonata da anni in un villaggio di montagna vicino a Pechino, trasformandolo in un boutique hotel di alto livello. Per via delle normative locali non erano consentite aggiunte, sottrazioni o modifiche sostanziali delle strutture originali. Inoltre, date le politiche di controllo dovute al Covid-19 e ai rallentamenti della logistica, lo studio è stato costretto a utilizzare solo materiali locali e tradizionali.

Queste costrizioni hanno quindi determinato un intervento leggero e caratterizzato da materiali e processi low-tech, che però trasformano completamente l’esperienza del sito. Elemento che caratterizza l’intervento è la corda di canapa, un materiale utilizzato dalle popolazioni locali fin dalla preistoria ma raramente adottato in campo architettonico su larga scala. Le corde modificano le facciate esistenti e creano vibranti giochi di luce sia negli spazi interni sia in quelli all’aperto.

All’attenzione per le tecniche tradizionali, il progetto unisce una particolare sensibilità ecologica, dato che Domain Architects ha pensato al ciclo di vita completo di ogni materiale di progetto.

Fonte: Domusweb.it

Progetto: "JK21"

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