PLAYMOUTH, INGHILTERRA Un approdo tecnologico per le barche
Lo studio londinese Wimshurst Pelleriti firma una rimessa per barche d’acciaio e legno sul fiume Yealm, vicino a Plymouth. Un piccolo saggio d’ingegneria navale che sfrutta al meglio il poco spazio offerto dalla sponda stretta e scoscesa.
Come un piccolo scrigno di larice siberiano mimetizzato tra le colline rigogliose di Newton Ferrers – un pittoresco borgo dai tetti d’ardesia a est di Plymouth, in Inghilterra – la rimessa per barche della famiglia Berbering sorge a filo d’acqua nello splendido Newton Creek, un’insenatura laterale del fiume Yealm che dalla Manica si incunea nell’area di interesse paesaggistico del South Devon.
È il paradiso dei velisti e di chi ama gli sport acquatici. In questa cornice i Berbering hanno chiesto allo studio londinese Wimshurst Pelleriti di progettare un approdo al fiume per la loro abitazione, dove riporre barche e attrezzature acquatiche. Questa piccola architettura incontra la necessità della famiglia di usufruire delle imbarcazioni in modo autonomo; e di riorganizzare la banchina esistente, così stretta (appena cinque metri) da offrire uno spazio di manovra ridotto e un volume che al piano terreno – un magazzino a tutta altezza con vano retrostante, resistente all’acqua – abbia gli angoli apribili grazie ad ante scorrevoli sia verso il fiume, sia verso la rampa di alaggio, per poter maneggiare con maggior facilità le attrezzature lunghe. Al piano superiore invece è stato installato su un binario estraibile un argano completamente automatizzato, con cui issare il piccolo motoscafo di famiglia.
Anche le dimensioni ridotte della rimessa, sei metri di larghezza per appena otto di profondità, testimoniano il ricercato compromesso tra esigenze funzionali e la complessità del sito. La struttura si adatta delicatamente alla superficie rocciosa della sponda, tanto eterogenea quanto precaria, che è stata consolidata. L’intervento ha interessato anche la banchina, dove la marea rende possibile operare solo durante le cinque ore al giorno di secca e impone l’impiego di appositi additivi nel calcestruzzo.
Fonte: abitare.it
(ph. Nick Kane)